Si è appena concluso il concerto tradizionale trasmesso dalla RAI dal teatro “La Fenice” di Venezia.
E’ stato bellissimo, emozionante, travolgente per la bravura dei musicisti, dei coristi, del corpo di ballo e dei due cantanti lirici menzionati nell’articolo linkato sopra.
Ma chi mi ha emozionato di più è stata la bravissima soprano sudafricana: ha eseguito pezzi di grande difficoltà con una apparente semplicità e una bravura degna delle più grandi cantanti liriche.
Nel brano “Una voce poco fa” tratto dal “Barbiere di Siviglia” ha veramente dato prova di grande valentia e ha sfoggiato grande tecnica e grandi capacità interpretative. Qui sotto copio il link a un video in cui lo stesso brano è interpretato magistralmente dall’indimenticabile Callas, che ha forse una voce più drammatica e morbida, ma la Yende ha dalla sua una freschezza e una gioiosità contagiose.
Appena terminato il concerto da Venezia la RAI ha trasmesso l’altrettanto tradiionale (direi storico)concerto da Vienna e quello che un tempo ritenevo un imperdibile evento beneaugurante per la vivacità delle musiche, oggi, al confronto con il concerto daa Venezia, mi è sembratp monotono, ripetitivo, manierato. Infatti i valzer, le marcette, le polke viennesi sono musiche nate per far danzare una corte in cerca di distrazioni per cacciare la noia, la musica lirica del repertorio veneziano è invece nata per raccontare storie e per commovere e ci riesce ancora benissimo.