Oggi un sole sfolgorante illumina cielo e terra tanto che non pare proprio un giorno di novembre; è vero, c’è sempre stata l’estate di S. Martino, ma non era così.
Il sole si affacciava a dare ancora qualche raggio tiepido e malinconico, ma tutto intorno vedevi alberi ormai spogli, prati arati o tappezzati di foglie multicolori: sentivi che era l’ultimo saluto del sole prima dell’arrivo del freddo.
Stamattina invece vedi prati ancora verdissimi e alberi ancora carichi delle foglie che li hanno abbelliti per tanti mesi; l’aria è quasi calda e si vedono fiorire piante disorientate che dovrebbero fiorire a primavera.
Tutto questo ci fa toccare con mano quanto sia impellente contrastare i cambiamenti climatici prima che si arrivi al punto di non ritorno.
Un’unica consolazione: possiamo tenere spenti i riscaldamenti e risparmiare sul gas ( che costa un occhio della testa).