“Londra. Trimestre autunnale finito da poco e il Lord Cancelliere installato a Lincoln’s Inn Hall. Tempo implacabile di novembre. Tanto fango per le strade come se le acque si fossero ritirate di recente dalla faccia della terra, e non sarebbe da meravigliarsi di incontrare un Megalosauro, lungo più di trenta metri, che cammina su per Holborn Hill, dondolandosi come un lucertolone mastodontico. Il fumo scende dai comignoli, formando una pioggerellina nera e soffice contenente fiocchi di fuliggine grandi come fiocchi di neve completamente formati – ha preso il lutto, si potrebbe immaginare, per la morte del sole. Cani, indistinguibili nella melma. Cavalli, poco meglio; coperti di schizzi fino agli stessi paraocchi. Pedoni che giostrano con l’ombrello l’uno dell’altro, in un contagio generale di cattivo umore, e perdono l’equilibrio all’angolo della strada, dove decine di migliaia di altri pedoni hanno continuato a scivolare e slittare da quando è sorto il giorno (se poi il giorno è mai sorto), aggiungendo nuovi depositi alla crosta sopra la crosta di fango, attaccata tenacemente al marciapiede in quel punto e accumulata a interesse composto”.(charles-dickens-lautunno-fangoso-di-londra)
Sono passati centocinquant`anni circa da quando Dickens descriveva cosi` l`autunno di Londra ….da allora i comignoli non buttano piu` fuliggine, perche` i riscaldamenti vanno a corrente elettrica, lo smog e` sparito insieme alle fabbriche e il fango e` stato sconfitto dall`asfalto…..Non e` proprio il caso di rimpiangere i “bei tempi andati”…..