Da alcuni giorni arrivano da Teheran notizie di piazze occupate da donne che protestano contro l’imposizione del velo (Hijab) e contro la morte di una giovane arrestata dalla polizia morale non perché andasse in giro a capo scoperto, ma perché indossava il velo in modo scorretto.
Coraggiose le donne che scendono in piazza e bruciano i veli! Accanto a loro ci sono anche molti mariti e fidanzati, ma in altre piazze (notizia di stamane) sfilano uomini che difendono le posizioni del governo e della polizia morale. Il solo pensiero che esista una POLIZIA MORALE mi fa venire i brividi .
Il motivo ufficiale dell’istituzione di tale corpo di polizia è quello di proteggere le donne: se sono tutte coperte e infagottate come mummie non possono provocare reazioni aggressive degli uomini (gli uomini iraniani sarebbero così “bestiali” da non controllare le proprie pulsioni sessuali? Non dovrebbero sentirsi umiliati di così bassa considerazione?) Può anche darsi che in pubblico in Iran non avvengano aggressioni e stupri, ma quanta violenza tra le pareti domestiche se si impone un certo tipo di abbigliamento, se si toglie la libertà di uscire di casa da sole, se la donna non può decidere chi sposare e se non è ritenuta soggetto di diritti alla pari con gli uomini?
Intanto nel mondo si stanno moltiplicando le iniziative di solidarietà per le donne dell’Iran e io spero che questa volta possano riuscire a farsi ascoltare.