Lo stile di papa Francesco si sta facendo strada anche nelle nostre parrocchie: qui ad Arcellasco mancava uno spazio dove mamme ed anziani potessero ritrovarsi, sedersi all’ ombra ristoratrice di un albero e conversare senza perdere di vista i bambini intenti a giocare. Lo avevo anche scritto in una mail al Sindaco di Erba più di un anno fa e in un borgo dove non esistono più negozi (fagocitati dai supermercati) non esisteva più una vita sociale , se si eccettuano le attività strettamente parrocchiali.
Don Claudio, di cui ho già parlato in altre occasioni, oltre ad avere attirato a sè una gran quantità di bambini e ragazzi, ha aperto al pubblico il giardino della canonica che rimaneva pressoché inutilizzato da tempo . Lo spazio verde è stato adeguato alla nuova destinazione d’ uso dai genitori e attrezzato con i giochi della scuola materna non più in funzione. Mi pare che tutta la piccola comunità ne risulti ravvivata.
Non basta: mi lamentavo spesso di non riuscire più a seguire le omelie e ne davo colpa alla mia diminuita capacità di ascolto e di concentrazione, da un po’ di tempo però i celebranti sembrano usare meno i foglietti scritti, da leggere diligentemente con tono più o meno monotono, e si sforzano di parlare di più a braccio facendo riferimento alla vita della gente, non più dal pulpito o dal presbiterio, ma scendendo tra la gente. ….e non faccio più fatica a seguire le prediche.
Sono forse piccoli segnali, ma fanno ben sperare.