L’ Unione Europea di oggi non ci piace molto: ha molti difetti, primo tra tutti quello di basare tutte le proprie regole sugli interessi delle banche e non sulle esigenze dei cittadini . Bisogna però riconoscere che quel patto siglato il 9 maggio di 64 anni fa ha consentito all’ Europa di vivere il più lungo periodo di pace che si ricordi a memoria d’ uomo e il fatto di non dover più vedere le tradotte partire cariche di giovani diretti al fronte sulle nostre montagne mi pare sia già un risultato apprezzabilissimo. C’ è chi dice che l’ attuale crisi è assimilabile a una guerra, solo che è combattuta a suon di spread, ma anche se così fosse e pur essendo sempre dolorosa , mi pare di gran lunga più accettabile dei massacri di massa che hanno insanguinato il vecchio continente per millenni.
Quando penso alla Comunità Europea, mi immagino sempre l’ Europa come una vecchia madre finalmente serena, perchè ha visto i suoi figli , da sempre divisi da odio e rancori, riappacificarsi e riconoscersi parte di una stessa famiglia.
Credo che l’ Europa di oggi sia solo l’ embrione della comunità sognata dai suoi fondatori e dipenderà dagli Europei migliorarla e renderla la nostra “casa comune” (mi pare fosse San Papa Giovanni Paolo II a chiamarla così). Io oggi festeggio l’ Europa e spero che anche i miei nipoti e i figli dei miei nipoti potranno fare altrettanto.
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