Febbraio era il mese più temuto dai nostri vecchi, lo testimoniano i tanti proverbi che circolano oggi sulla rete , come:
* “febbraio , febbraietto corto e maledetto”,
* “febbraio corto e amaro” (Puglia) ,
* “febbraio è d’ ogni mese il men cortese” segnalato dall’ amica Giuliana,
* “fevrèr curt curt l’è pess ch’n turc” come dicevano i miei …(e qui salta anche fuori la paura antica delle scorribande dei pirati saraceni).
Perchè tanta avversione? mi son chiesta… e ho pensato che forse a febbraio cominciavano a scarseggiare le scorte alimentari fatte per sè e per gli animali domestici nella stagione precedente .
Forse cominciava a mancare anche la legna, quindi bisognava usarla con parsimonia ed era più difficile contrastare il freddo ancora molto intenso.
Le galline, tutte prese a difendersi dal freddo nei loro pollai gelidi, non facevano le uova nella stagione invernale e quelle conservate nella calce venivano utilizzate solo per fare la pasta o i dolci e probabilmente erano ormai agli sgoccioli.
Nell’ orto c’ era ormai ben poco da raccogliere ed era una fortuna se ancora c’ era qualche prosciutto o qualche salame in dispensa…
Oggi con i moderni mezzi di conservazione dei cibi e con i mezzi di trasporto superveloci, possiamo trovare nei negozi qualunque tipo di alimento in ogni stagione, ma una volta tutto questo non c’ era e non lo si poteva nemmeno immaginare…