La mia amica Piera ieri sera mi ha convinto ad andare a vedere il film in programma per il cineforum dell’ Excelsior intitolato “I nostri ragazzi”.
Ambientato a Roma, racconta di due fratelli della borghesia : uno è avvocato (Alessandro Gassman) e uno è chirurgo pediatra (Luigi lo Cascio). Hanno la loro famiglia, vivono serenamente e hanno successo nelle loro professioni. La loro vita è un po’ come quella di tutte le famiglie di oggi, dove ognuno dei componenti vive un po’ da solo: si mangia in orari diversi per motivi di lavoro, ci si chiude ognuno nella propria stanza per lavorare, studiare, guardare la TV. Tutto sembra filare nel migliore dei modi possibili, ma una sera la moglie del chirurgo (Giovanna Mezzogiorno) guardando “Chi l’ ha visto” riconosce nei due ragazzi che aggrediscono una barbona il proprio figlio, Michele , e la nipote , Benedetta: i due cugini escono sempre insieme la sera.
Naturalmente la donna rimane sconvolta e non vuole crederci, ma interroga il figlio e facilmente crede alla sua innocenza, però non dice nulla al marito. L’ avvocato invece viene a sapere dalla figlia una strana storia, si convince della colpevolezza dei due ragazzi e ne parla al fratello. Cosa fare? Denunciare i due ragazzi? Cercare false testimonianze per evitare un processo con l’ accusa di omicidio preterintenzionale? La tensione tra i vari protagonisti aumenta sempre più, fino a che l’ avvocato ha modo di constatare che i due ragazzi invece non hanno alcun rimorso, anzi sono certi che i genitori li tireranno comunque e come sempre fuori dai guai.
L’ avvocato allora prende una decisione (certo la più giusta), ma scatena la reazione violenta del fratello che porterà al colpo di scena finale…
E’ un film che fa riflettere su come essere genitori oggi; su come i rapporti familiari, anche in situazioni che parrebbero ottimali , siano invece superficiali; su come educare i figli all’ affettività e al perseguimento di valori morali e civili, al senso di responsabilità…..
E’ un bel film, ben diretto e recitato da professionisti collaudatissimi. Ringrazio l’ amica Piera per avermi convinto a uscire nonostante la pioggia .