Finalmente sta per finire il tempo della campagna elettorale per il referendum sulla riforma costituzionale: non se ne poteva più!
Io ho ascoltato vari dibattiti, che a dir la verità non mi hanno fatto capire molto, ieri però mentre ero in auto ho ascoltato un intervento di Tosi, il sindaco di Verona e, cosa che non mi sarei mai aspettata, è stato lui a confermarmi sulla mia decisione, già “in nuce”, di votare per il “sì”.
Mi ha colpito la sua ricostruzione della storia di questa riforma, scritta da Calderoli e approvata in un primo tempo sia dalla Lega che da Forza Italia nonché da tutto il PD e mi ha convinto il suo ragionamento sul fatto che con la vittoria del NO tutto resterà così come è per chissà quanto tempo ancora. Non credo a pericoli di derive autoritarie nel nostro paese, ma credo che sia un bene che chiunque venga eletto possa contare su una maggioranza che gli consenta di governare, per poi essere riconfermato o bocciato alla tornata elettorale successiva.
Non sono certo all’altezza di prevedere cosa succederà se vincesse il SI’ né le conseguenze del NO, ma so che le regioni funzionano male e sono dei moltiplicatori di spesa (tranne pochissime eccezioni), che la burocrazia infinita e i veti incrociati dei vari enti stanno tenendo bloccato questo paese da troppo tempo e se si può cambiare qualcosa, forse è bene cogliere questa opportunità.