Giovanni sta giocando da solo: lui è bravissimo a inventarsi giochi manovrando le sue macchinine. A un certo punto però sente il bisogno di muoversi, comincia a correre intorno alla stanza e mi invita a fare altrettanto, ma io non posso: sto tenendo in braccio Gioele che è un po’ indisposto. Giovanni capisce e riprende la sua corsa, ma cambia pecorso e a un certo punto si trova ad avere negli occhi il sole che penetra dalla finestra e che lo acceca per un istante. Giovanni ride e ripete tante volte quel percorso, divertendosi sempre di più.