Tra i miei primi ricordi televisivi, risalenti a fine anni 50, ci sono quelli legati agli spettacoli teatrali di compagnie famosissime: Gilberto Govi, Cesco Baseggio, Eduardo De Filippo, i fratelli Giuffrè, Paolo Stoppa e Rina Morelli, Gino Cervi e Andreina Pagnani, Franca Valeri e i Gobbi e altre che non ricordo….
Io, che abitavo in un paesino e che conoscevo solo i rari spettacoli messi in scena all’oratorio, seguivo quelle trasmissioni con vivo piacere e, se mi era consentito, stavo alzata fino a tardi.
E’ in una di quelle sere che ho potuto assistere alla rappresentazione di “Due dozzine di rose scarlatte” con la compagnia di Gianni Santuccio e Carla Del Poggio.
Si tratta della commedia brillante, scritta negli anni ’30 del secolo scorso, più rappresentata e più famosa. La vicenda raccontata inizia con un imbarazzante equivoco: un mazzo di rose, destinato da un marito a una bella signora da corteggiare in assenza della moglie, viene invece recapitato proprio a quest’ultima e questo inconveniente dà il via a una serie di situazioni divertenti, raccontate con gusto ed eleganza.
La compagnia teatrale “iNOX” dell’UTE metterà in scena proprio questa pièce venerdì prossimo in Sala Isacchi alle ore 15, per salutare i soci con un “arrivederci” divertente e sorridente. Sono certa che gli iNOX saranno all’altezza della situazione e garantiranno due ore piacevolissime agli spettatori. (l’ingresso è aperto anche ai non-soci )