Dopo molti secoli in cui ogni nazione stabiliva un proprio meridiano di riferimento , si sentì l’esigenza di un accordo…
Nel corso della seconda metà dell’Ottocento la diffusione delle navi a vapore e l’aumento dei trasporti marittimi, insieme a quella delle linee ferroviarie internazionali, mostrarono che c’era una necessità sempre più globale di trovare un meridiano zero su cui tutti fossero d’accordo. Questo “meridiano fondamentale” sarebbe stato utile non soltanto per unificare le carte nautiche, ma anche per avere un tempo universale di riferimento su cui calcolare tutti gli altri. Stabilendo un “tempo universale” – come lo chiamiamo oggi – sarebbe stato infatti possibile organizzare tutti quelli che oggi chiamiamo “fusi orari” semplicemente aggiungendo un certo numero di ore al tempo universale.[2]
Stabilire quale dovesse essere questo meridiano era proprio l’obiettivo della Conferenza di Washington, promossa nell’ottobre del 1884 dall’amministrazione degli Stati Uniti. In quest’occasione venne definito da 41 delegati provenienti da 25 paesi, alla presenza del Presidente degli Stati Uniti d’America, il meridiano zero, ossia quello che passa per l’Osservatorio di Greenwich.
Ho copiato da Wikipedia questa storia, perchè mi trovo a due passi da Greenwich. Nella foto l’osservatorio astronomico