“Qualcuno pensava che non avesse senso per il Papa salire fino alla Madonna di Harissa per consegnare l’Esortazione apostolica. Troppo rischioso. Diversi media si erano spinti a prevedere la cancellazione del viaggio all’ultimo minuto. Ma Benedetto XVI ha scelto di non tirarsi indietro. La sua presenza in Libano, in un momento così delicato, è il primo segno di cui hanno bisogno non solo i cristiani, ma tutti gli uomini di buona volontà, in questo Paese e in tutta la regione. Con il suo gesto il Papa mostra di credere fino in fondo a quella possibilità di una coesistenza pacifica e arricchente a cui viene dedicato ampio spazio nell’Esortazione apostolica. Il primo messaggio di Benedetto XVI è oggi la sua presenza.”
Cosi` si conclude uno dei tanti articoli che “AVVENIRE.it” dedica alla visita di Papa Benedetto XVI e l`ho copiato e incollato qui perche` esprime proprio quello che mi e` venuto subito in mente quando ho saputo di questo viaggio.
In questi giorni di grande subbuglio e di grande rabbia nei paesi del medioriente il Papa va tra quelle genti a testimoniare la volonta` di pace della Chiesa , che deve trovare le sue radici nel dialogo tra le varie confessioni religiose.
La religione autentica non puo` essere mai motivo di contrapposizione, semmai stimolo al reciproco rispetto;il fanatismo invece trasforma la religione in una clava da brandire contro chi dovresti chiamare “fratello”e la strumentalizza a fini politici.
Papa Benedetto sta dando prova di grande coraggio e si puo` solo sperare che il suo messaggio venga raccolto e porti serenita` in una parte di mondo in cui molti non hanno mai conosciuto la pace.