Immaginare il mondo dalla parte dei pronipoti.

Ho appena finito di leggere “Lettere contro la guerra” di Tiziano Terzani. Vi sono contenute alcune lettere che il giornalista/scrittore scrisse dopo l’ 11 settembre 2001 per dire quanto fosse (e sia tuttora) insensato pensare di imporre pace e democrazia con la guerra. Alcuni passi risentono del momento storico in cui sono stati scritti, ma altri sono più che mai validi oggi. Io ne riporto qui uno che mi pare particolarmente significativo:

“Immaginiamoci il nostro momento di ora dalla prospettiva dei nostri pronipoti. Guardiamo all’ oggi dal punto di vista del domani per non doverci rammaricare di aver perso un’ occasione.
L’ occasione è di capire una volta per tutte che il mondo è uno, che ogni parte (del mondo) ha il suo senso, che è possibile rimpiazzare la logica della competitività con l’ etica della coesistenza, che nessuno ha il monopolio di nulla, che l’ idea di una civiltà superiore a un’ altra è solo frutto di ignoranza, che l’ armonia , come la bellezza, sta nell’ equilibrio degli opposti e che eliminare uno dei due è semplicemente sacrilega. Come sarebbe il giorno senza la notte? La vita senza la morte?….”

Sono parole che andrebbero scolpite in tutti i luoghi dove si decidono le sorti del mondo e anche nel cuore di ognuno di noi.