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Io mi sentivo libera e leggera
come quei fiocchi bianchi di pelurie
che si sprigionano dai pioppi, in maggio
e cercan l’alto come delle preci.
La tua voce era un mare di purezza:
ogni ombra di materia vi affogava.
A tratti le parole si frangevano
in sfumature lunghe di silenzio
e all’anima sembrava di vibrare
nuda nel vento e di sfiorare Dio.
Sono i versi finali di una poesia di Antonia Pozzi intitolata “La stazioncina di Torre Annunziata”. Bellissima l’immagine dei “fiocchi bianchi di pelurie” (i pappi) che volano come preghiere e che richiamano l’idea della libertà.
Il mio cortile è pieno di pappi, che sono in agguato e ti entrano in casa appena apri la porta o la finestra… Sono in cerca di un posto buono per fermare il loro volo e dare vita a nuovi pioppi.