E’ con vero dispiacere che leggo questo articolo di Repubblica su Radio Maria .
E’ una emittente radiofonica che ha la sua sede poco lontano da casa mia e so quante persone, costrette a letto o anziane e sole, trovano conforto nell’ ascoltarla di giorno o nelle lunghe notti insonni.
Ai suoi esordi la ascoltavo anch’ io perchè conoscevo alcune delle persone che la conducevano , poi l’ ho persa di vista, se così si può dire, mi pareva scivolasse verso un’ impostazione troppo dogmatica, che non lasciasse spazio al dibattito…
So della sua enorme espansione nel mondo ; non so se esista un’ altra emittente tanto diffusa ….
Non vive di pubblicità, ma delle offerte degli utenti e fin qui non ci trovavo nulla da ridire : anche la RAI fa pagare un canone fisso; chi ascolta Radio Maria accetta di pagare un canone di cui decide personalmente l’ ammontare…e d’ altra parte anche altre emittenti radiofoniche spesso chiedono un contributo ai propri ascoltatori.
Però la notizia di oggi , che potete leggere cliccando sul link, potrebbe avere il sapore amaro e viscido della circonvenzione di incapace……e l’ emittente erbese non ci fa proprio una bella figura…