Stamattina ho visto per la prima volta la nebbia a Londra, ma non aveva niente a che fare con le vere nebbie che ho trovato l`autunno scorso in Emilia: quelle si` che non ti fanno vedere nulla oltre i dieci metri di distanza!! Questa era (c`e` gia` il sole ora) una foschia o poco piu`…..
Eppure quando si pensa a Londra si pensa alla nebbia , che forse e` solo un mito, ormai, creatosi al tempo in cui la citta` era un grande polo industriale e gli scarichi delle fabbriche, alimentate a carbone, appesantivano l` atmosfera.
Ricordo che da piccola, sulla “Domenica del Corriere” , giornale la cui prima pagina era interamente occupata dal disegno a colori ispirato dalla notizia piu` importante, mi e` capitato di vedere rappresentata una via di Londra in una giornata in cui lo smog era cosi` denso che le persone , protette da mascherine, sembravano ombre vaganti nell`Ade.
Ora non e` piu` cosi`: la deindustrializzazione e l` uso massiccio dell`elettricita` deve aver compiuto il miracolo (a proposito: qui dove sono io tutto funziona a elettricita`, sia il riscaldamento che i fornelli). Una considerazione con le fabbriche e` sparito l`inquinamento da smog, ma sono arrivate le banche a sostituirle e il loro inquinamento e` piu` subdolo e piu` pericoloso….
E visto che mi son messa a parlare di Londra diro` anche che qui sono ancora aperti numerosi cantieri in vista delle Olimpiadi e credo che chi vuole prenotare qualche posto in albergo per quell`evento debba farlo al piu` presto o vedra` i prezzi salire vertiginosamente.
Ora c` e` il sole e oggi pomeriggio, Samuele ed io, andremo al parco a giocare a tirare i rigori: in questo momento e` il gioco che gli piace di piu` ed e` bravo sia a calciare che a parare (certo piu` della nonna!!!).