Ragazzo mio,
io non ho paura di morire.
Tuttavia, ogni tanto
mentre lavoro
nella solitudine della notte,
ho un sussulto nel cuore,
saziarsi della vita vita, figlio mio,
è impossibile.
Non vivere su questa terra come un inquilino,
o come un villeggiante stagionale.
Ricorda:
in questo mondo devi vivere saldo,
vivere
come nella casa paterna.
Credi al grano,
alla terra,
al mare
ma prima di tutto
all’uomo.
Ama la nuvola,
il libro
la macchina,
ma prima di tutto
l’uomo.
Senti infondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
della stella che si spegne,
della bestia ferita,
ma prima di tutto
il dolore dell’uomo.
Godi di tutti i beni terrestri,
del sole,
della pioggia
e della neve,
dell’inverno e dell’estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell’uomo. Nazim HikmetHo trovato questa bella poesia di cui conoscevo già alcuni versi.
Si sa che l’ inquilino si preoccupa poco di curare la casa in cui vive, perchè non è sua, mentre chi vive nella casa di sua proprietà sta attentoa non procurare danni e cerca di renderla più bella.
Dovremmo vivere anche noi tutti su questa terra come se fosse la casa di famiglia e non succederebbero le tragedie cui abbiamo assistito in questi giorni. Rispettare la Terra, la nostra casa, alla fine vuol dire rispettare se stessi e l’ umanità intera.