Quando i miei figli erano piccoli, avevo tante cose da fare, tante preoccupazioni e tante ansie e non avevo il tempo per apprezzare e godere appieno la bellezza di certi momenti. Credo del resto che capiti un po’ a tutte le mamme.
Ora, che ho avuto la fortuna di diventare nonna, resto incantata a volte a osservare come un bebè prende contatto con il proprio corpo e col resto del mondo. Oggi osservavo l’ ultimo arrivato: era seduto, io gli mettevo davanti un suo giocattolo di forma cilindrica e lui lo afferrava con evidente soddisfazione, ma era ancora più soddisfatto nel vedere che, se agitava la manina, anche il pupazzetto si muoveva …
L’altro giorno invece era sdraiato su una coperta; io gli davo il solito giocattolo e lui, dopo averlo afferrato, apriva adagio la manina e, quando il pupazzetto gli cadeva addosso, rideva divertito.
Ogni cosa per lui è una scoperta, ogni momento è un passo avanti nella conoscenza di ciò che lo circonda e nei suoi occhi si legge la meraviglia e la gioia di crescere.