A tratti versa qualche goccia il cielo,
qualche piccola lacrima smarrita
e la selva si scuote irrigidita
in un subito brivido di gelo.
Il colchico nei luoghi più deserti
poggia pensoso, e sotto i pioppi lunghi
sorgono, nel silenzio umido, i funghi,
che tengono sempre i loro ombrelli aperti;
e nei giardini taciti e negli orti
nascon, quasi piangendo, i fiori estremi,
i crisantemi per i nostri morti.
E’ una composizione che non tocca i vertici più alti della poesia , ma è garbata e ha inoltre il merito di avermi fatto scoprire il “colchico” ; se anche per voi questa pianta è un’ illustre sconosciuta e se volete porre fine a questa lacuna del vostro sapere, cliccate QUI