Oggi al teatro Grassi di Milano ho assistito insieme ad alcuni amici dell’Università della Terza Età alla rappresenrazione del lavoro teatrale “Mister Green”
Mister Green è anziano ebreo rimasto vedovo da poco; un giorno attraversando la strada viene buttato a terra da un’automobile alla cui guida è il giovane Ross. Per punirlo della sua guida poco prudente, il giudice condanna il ragazzo a visitare una volta la settimana Mister Green e a portargli aiuto. L’anziano però rifiuta a più riprese la mano tesagli , anche se non volontariamente , da Ross: lui è orgoglioso, non ha bisogno di nessuno lui, lui vive bene nella sua casa disordinata….Ma Ross DEVE continuare a fargli visita e a poco a poco il vecchio si addolcisce un po’ soprattutto quando viene a sapere che anche il giovanotto è ebreo e si lascia andare a qualche confidenza su Ester, la moglie perfetta che ha vissuto accanto a lui per 59 anni. Ma proprio quando sembra che l’accordo tra i due sia a portata di mano ecco che Ross confessa di essere gay e di vivere la pena del rifiuto della sua famiglia per quella sua condizione.
Il vecchio rimane sconcertato: un ebreo non può essere gay, l’omosessualità è contro la religione , contro i comandamenti, contro natura…Mister Green si arrabbia moltissimo e in preda all’ira si lascia sfuggire che Ross è proprio come sua figlia!!!! Lui aveva sempre detto di non avere avuto figli….. Sotto l’incalzare delle domande di Ross racconta che, sì, aveva una figlia di nome Rachele, ma per lui è come morta da quando ha voluto sposare un uomo non ebreo….Sarà Ross a risolvere la situazione ….
Allo spettacolo erano presenti moltissimi ragazzi delle superiori e credo che esso potrà offrire molti spunti di discussione:
- Mister Green, che ricorda con dolore la persecuzione subita nei pogrom russi a causa dei pregiudizi sugli ebrei, non è immune da pregiudizi derivantigli dalla sua cultura e dalla sua religione.
- La solitudine inasprisce e inselvatichisce chi è costretto a viverla.
- Mister Green ricordando la moglie Ester magnifica il perfetto accordo che regnava tra di loro, ma poi scopre che lei di nascosto intratteneva rapporti regolari con la figlia che invece lui aveva rinnegato : può dirsi un’unione perfetta quella in cui non si litiga, ma si è costretti a nascondere i propri sentimenti?
- L’omosessualità non è una scelta, ma una condizione da vivere spesso con sofferenza , pertanto merita comprensione e rispetto.
Sono stati veramente molto bravi i due interpreti della pièce: Massimo de Francovich e Maximilian Nisi, che hanno saputo emozionare il pubblico presente con una recitazione misurata ed efficace.