Grande risalto ha avuto su un autorevole giornale inglese l’intervista a un dirigente scolastico che ha portato nella sua scuola una sorprendente innovazione: non ha diviso le classi in tre sottogruppi come si fa tradizionalmente in tutto il UK (sottogruppi di livello diverso cui sono indirizzati programmi diversi), ma ritiene che sia più valido dal punto di vista pedagogico che i bambini interagiscano tra di loro, di modo che i più veloci siano di stimolo e di aiuto ai compagni più lenti……
Devo dire che al sentire questa notizia mi è venuto un po’ da ridere: qui in questo paese, fa scalpore ciò che da noi è sempre stato fatto per un senso di rispetto verso ogni bambino, per non etichettarlo subito al primo ingresso nella scuola, rendendo poi quasi impossibile il superamento di quella bollatura iniziale.
Sembra che qui valgano principi pedagogici ispirati principalmente alla discriminazione, che del resto caratterizza molti settori della società inglese.