Chi ha assistito all’elezione del Presidente del Senato, credo che non potrà non aver notato l’espressione tragica di Berlusconi rientrato in aula subito dopo la proclamazione di La Russa: aveva cercato di giocare un’ultima carta per imporre alla Meloni le sue richieste sulla composizione del governo facendo astenere dal voto i suoi senatori, ma qualcuno (e non è difficile immaginare chi..) gli ha rotto il giocattolo in mano votando inaspettatamente per il candidato di Fratelli d’Italia.
Forse aveva immaginato questo giorno come la sua rivincita: rientrava in senato dopo esserne stato espulso con vergogna nove anni fa ed entrando in aula forse si sentiva finalmente di nuovo determinante per le scelte politiche di questo paese e invece si è trovato messo all’angolo forse proprio da chi gli somiglia di più politicamente….
Non dimenticherò facilmente il suo viso tirato, ma con un sorriso forzato che si imponeva di prolungare senza riuscire a nascondere un’amarezza e una delusione infinita.
Non dimenticherò nemmeno il discorso bellissimo di Liliana Segre, che ha saputo parlare ai cuori e alle menti con la sua grandezza d’animo.