Qualcosa deve essere successo. Sarà stato in Irlanda dove Samuele è andato a trovare il nonno Jack o a scuola dove forse scrivere il suo nome richiede molto tempo…. ancora la questione non è stata chiarita dall’ interessato. Fatto sta che Samuele da un po’ di giorni vuole essere chiamato Jack e ha convinto tutti i suoi compagni di scuola a chiamarlo così. La maestra se ne è accorta e ha scritto sul libretto delle comunicazioni scuola-famiglia chiedendo chiarimenti in merito alla strana vicenda.
Interpellato, l’ interessato insiste: – Non voglio chiamarmi più Samuele, voglio chiamarmi Jack V°, il re della strada!!!-
Chissà dove ha sentito questo nome! (su internet ho trovato chec’ è un gioco chiamato “il re della strada” ; ci avrà giocato coi cuginetti irlandesi? Mah!)
E’ un periodo di grande fermento per lui: a complicargli la vita ci si è messa anche una lezione sul corpo umano in cui gli hanno spiegato che è il cervello che comanda ogni nostra azione: manda degli impulsi a ogni parte del corpo, che ubbidisce ed esegue. Da quel momento Samu-Jack prende a pretesto questa nozione per deresponsabilizzarsi: non è mai colpa sua se fa i capricci, ma di quel suo bizzarro cervello che comanda strane cose…..