Se io fossi un angelo
chissà cosa farei…
alto, biondo, invisibile
che bello che sarei!
e che coraggio avrei!
Sfruttandomi al massimo
è chiaro che volerei,
zingaro libero
tutto il mondo girerei:
andrei in Afganistan
e più giù in Sudafrica
a parlare con l’America
e se non mi abbattono
anche coi russi parlerei.
Angelo, se io fossi un angelo
con lo sguardo biblico li fisserei:
– Vi dò due ore, due ore al massimo
poi sulla testa vi piscerei
sulle vostre belle fabbriche
di missili, di missili…-
Se io fossi un angelo, non starei nelle processioni,
nelle scatole dei presepi
starei seduto fumando una marlboro
al dolce fresco delle siepi;
sarei un buon angelo, parlerei con Dio
gli ubbidirei amandolo a modo mio
gli parlerei a modo mio e gli direi
” Cosa vuoi tu da me tu”
” I potenti che mascalzoni e tu cosa fai li perdoni”
” ma allora sbagli anche tu”
Ma poi non parlerei più.
Un angelo non sarei più un angelo
se con un calcio mi buttano giù
al massimo sarei un diavolo
e francamente questo non mi va
Ma poi l’inferno cos’è?
A parte il caldo che fa
non è poi diverso da qui
perché io sento che, son sicuro che
io so che gli angeli sono milioni di milioni
e che non li vedi nei cieli, ma tra gli uomini:
sono i più poveri e i più soli
quelli presi tra le reti
e se tra gli uomini nascesse ancora Dio
gli ubbidirei amandolo a modo mio,
a modo mio….
…. ora forse starai cercando di trovare il tuo posto tra quei milioni di angeli, ma quando ti sarai ambientato ricordati di fare tutto quello che pensavi di fare quando hai scritto questa canzone e magari anche qualcosa in più visto che son passati un po’ di anni e le cose quaggiù non sono certo migliorate, lo sai…. ciao, Lucio!