Una coraggiosa giovane donna afghana.
Si chiama Selay, ha 28 anni, è afghana e si batte per i diritti delle donne e dei bambini nel suo paese.
Selay incontra le donne, insegna nelle case, fa un lavoro capillare per combattere tradizioni che risalgono alla notte dei tempi e che fanno delle donne e delle bambine quasi una merce di scambio tra famiglie, esseri di serie B cui è inutile riservare istruzione o anche cure sanitarie adeguate.
Nell’ articolo Selay paventa il momento in cui le forze occidentali lascieranno il paese in balia dei talebani … io credo però che se i paesi occidentali, pur ritirando le truppe militari, continueranno a sostenere le organizzazioni che ora supportano il lavoro di Selay e , spendendo infinitamente meno di ora, incentiveranno l’ istruzione e gli investimenti in attività finalizzate allo sviluppo economico , forse la situazione potrà evolvere in modo positivo e Selay sarà facilitata nella missione che si è eroicamente scelta fin da ragazzina.
Ora questa giovane donna, coraggiosa costruttrice di pace, si trova in Italia per reperire fondi e io le auguro un grande successo.