E’ stato cercando un libro di storia locale che ho scoperto la Società Archeologica Comense e l’esistenza di una sua biblioteca.
Stamattina ci siamo andate, la mia amica B. ed io .
Si trova al piano terra di un antico palazzo gentilizio e vi si accede attraverso una ancora più antica porticina scura di legno massiccio. All’interno un piccolo locale con alle pareti antiche librerie e scaffali. Ai due tavoli di lavoro sono seduti due volontari: un uomo e una donna di una certa età che ci accolgono festosamente e si prodigano a cercare il materiale che potrebbe interessarci. Dopo qualche incertezza ecco che ci consegnano il libro che siamo venute a cercare: è un opuscolo scritto nel 1902 , che riporta minuziose notizie sulla storia e sulle vicende che hanno avuto come scenario la nostra città e i dintorni.
La maggior parte del materiale riguarda la Pieve di Incino, chiesa che è stata per secoli la più importante della zona; a noi però interessa Brugora, località alla periferia del territorio della Pieve e per questo le sue origini e le sue vicende sono spesso avvolte dalle nebbie della storia minore. Qualcosa comunque riusciamo a trovare e ci viene consentito di fotocopiare il raro , o forse unico, volumetto scritto e stampato oltre un secolo fa da un canonico con la passione della storia.
Concluso il lavoro di fotocopiatura saluto e ringrazio i due anziani bibliotecari , che sembrano particolarmente soddisfatti dell’interesse da noi mostrato per la loro non conosciutissima istituzione: devono avere una grande passione per i loro libri ingialliti , che custodiscono le memorie di persone e luoghi che hanno solo subito l’effetto degli eventi che hanno determinato la STORIA che si studia sui banchi di scuola..