Tramite Facebook ho ricevuto QUESTA LETTERA scritta da un giovane sardo, dopo la tragedia che ha colpito l’ isola. E’ una lettera toccante che vi invito a leggere; in essa è contenuta la denuncia delle responsabilità diffuse per quanto è capitato.
A volte penso che, per certi versi, erano preferibili le monarchie di una volta , che intraprendevano grandi opere pensando che i vantaggi sarebbero stati goduti dai propri successori , dalla propria dinastia (penso alle grandi cattedrali o a quanto fece qui in Brianza Maria Teresa d’ Austria per la canalizzazione delle acque del Lambro ad esempio).
Ora, chi comanda pare sempre e solo interessato a farsi rieleggere e avendo un orizzonte temporale di 5 anni (quando va bene), concentra la propria azione su ciò che può consentirgli il massimo di consenso indipendentemente da una gerarchia di priorità oggettive.
Se non recupereremo un po’ di senso etico nella gestione della cosa pubblica, se non terremo sempre presenti le nostre responsabilità verso quelli che verranno dopo di noi , saremo condannati ad un declino sempre più marcato e inesorabile.