Le ultime lezioni di don Ivano Colombo sono state dedicate alla lettura del romanzo di Pomilio “Il V Evangelio”. Oggi in particolare il nostro docentesi è soffermato su un punto che pare particolarmente adatto alla realtà in rapido mutamento del giorno d’ oggi. Ne riporto un brevissimo stralcio:
” Nella persistenza del mito del quinto evangelo inedito è in fondo l’ emblema della condizione del cristiano e al limite il senso stesso della storia del Cristianesimo: la metafora, voglio dire di quella delega della Parola in virtù della quale ciascuna generazione sembra come in attesa d’ un supplemento di rivelazione, e non soltanto rilegge diversamente i vangeli, ma, dal modo in cui ne adotta e ne esplica il messaggio, è come se a sua volta scrivesse un suo vangelo”.
Questo è ciò che ha consentito ai cristiani di evolvere e di passare ad esempio dall’ Inquisizione alla condanna dell’ intolleranza religiosa, al riconoscimento dell’autonomia della scienza rispetto ai dogmi della fede…..ed è esattamente ciò che molti musulmani non sono ancora in grado di fare in molti casi….
Certo i miei appunti striminziti non possono dare l’ idea di quanto possano essere affascinanti le lezioni del nostro docente per la vastità (e la profondità) della sua cultura e per gli spunti di riflessione critica su ciò che troppo spesso diamo per scontato …