Nei lunghi mesi invernali, Phuket è il sogno di tanti europei ed è quasi diventata uno “status-symbol”: se non vai a Phuket, non sei una persona alla moda .
Ed è così che anche noi ci siamo andate, nonostante ci avessero avvisato che il tempo non era buono e che era molto affollata in questo periodo …..Dopo un lungo viaggio in automobile, abbiamo trovato una sistemazione ottimale in un hotel un po’ fuori dalla “movida”, ma molto confortevole. L’isola è bellissima per la vegetazione incredibilmente rigogliosa (come in tutta la Thailandia), per le sue spiagge e per il suo mare pulito, ma ha il difetto di essere troppo affollata e di avere un traffico intensissimo : per le strade sembra di essere a Riccione o a Rimini.
Gli Italiani sono tanti a Phuket; ci sono comunque moltissimi uomini di una certa età, alcuni addirittura molto vecchi, che si accompagnano a giovani donne thai: io ho fatto dei pensieri poco lusinghieri su quegli individui e non li esprimerò qui, ma, come diceva Andreotti, “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca..” purtroppo….
Sulla costa orientale, che dà sul Golfo del Siam, ci sono invece posti ancora poco frequentati dal turismo di massa e lì si possono trovare senza difficoltà spiagge sterminate pressochè deserte e acque cristalline. Lì veramente ti senti immerso nella bellezza e nell’immensità della natura e ti viene spontaneo alla mente quel famosissimo verso di Quasimodo ” M’illumino d’ immenso”…… ci si sente piccoli, piccoli, mentre ti senti invadere da una strana felicità.