Oggi al teatro Linear Ciack di Milano si rappresentava “Notre Dame de Paris” di Cocciante. Chi non ricordasse la trama, che è piuttosto intricata, può rinfrescare la memoria cliccando su queste righe colorate.
Vedendo lo spettacolo si capisce perchè da quasi vent’anni esso continui ad avere grande successo di pubblico: un gioco di luci molto sapiente movimenta la scenografia ; il corpo di ballo è strepitoso e riempie il palcoscenico di acrobazie ed evoluzioni mirabolanti; le voci dei protagonisti sono tutte eccezionali e poi ci sono le musiche di grande effetto.
Solo un piccolo appunto: l’acustica non era perfetta e a tratti il volume della base musicale registrata risultava troppo forte e un po’ fastidioso.
Direi che è molto attuale il tema dello straniero che chiede asilo e che viene guardato con diffidenza: lo straniero è per forza cattivo, è facile accusarlo di ogni nefandezza, lo straniero è in balia di quelli che detengono il potere , siano essi guardie o religiosi in preda al fanatismo e alla superstizione. Poi c’è Quasimodo , il gobbo, il deforme, l’emarginato, quello che tutti prendono in giro, ma che ha un’anima nobile e sensibile.
Alla fine , dopo che il sipario si è chiuso sui cadaveri dei protagonisti, è scattata una lunga standing ovation ed è stato chiamato in scena lo stesso Cocciante che ha cantato a cappella alcune battute dell’ultimo pezzo del musical: è stato un bellissimo momento.
Se si vuole vedere un brano dello spettacolo Cliccare su questo link.