Giovedì 24 ottobre pomeriggio in biblioteca comunale, Don Ivano Colombo ci ha illustrato la vita e le opere di RYSZARD KAPUSCINSKI, giornalista e reporter polacco nato a Pinsk (Polonia, oggi Bielorussia) il 4 marzo 1932 e morto a Varsavia il 3 gennaio 2007.
Don Ivano analizza le opere del giornalista che riguardano il mondo russo e parte dal libro più famoso di questo autore: “Viaggio con Erotodo”
Ci spiega che Erotodo, storico greco (nato nel 484 A.C. e morto nel 430 A.C.) è stato non solo uno storico, ma il primo vero reporter della storia.
Egli, infatti, prima di raccontare una storia, ha sentito il bisogno di viaggiare, di toccare con mano, di raccogliere dati, paragonarli e, infine, esporre i fatti. Il metodo di Erotodo è “autoptico”, cioè per ripresa o veduta diretta. *—-La stessa cosa fa Kapuscinski, che ama molto lo storico greco e legge le sue opere quotidianamente.
Come corrispondente, anche Kapuscinski viaggia e annota tutto quello che vede senza far trasparire giudizi, soprattutto di carattere ideologico, come ci si potrebbe aspettare da un giornalista che vive in un mondo segnato e influenzato dal partito comunista al potere.
Kapuscinski, ci dice Don Ivano, dimostra sempre, nei suoi reportage, un’attenzione alla situazione e alle persone concrete che lo rendono un grande conoscitore della realtà umana. Per questo motivo, i suoi pezzi giornalistici rimangono sempre moderni e attuali anche se parlano di fatti ormai passati.
Poi il docente accosta il giornalista polacco in alcune sue opere che trattano del suo paese, la Polonia, e del mondo comunista.
Egli analizza questo mondo sempre a partire da quella realtà umana che lui ha conosciuto nei suoi viaggi e nella sua attenzione alle persone e ai popoli. La sua non è mai un’analisi ideologica o politica.
Don Ivano ci legge anche alcuni brani, per lui significativi, tratti da questi testi.
I libri esaminati sono i seguenti:
“Giungla Polacca” del 1962: una serie di racconti che descrivono una Polonia inedita;
Il saggio “Esercizi di memoria” di cui Don Ivano ci legge alcuni brani, racconta alcuni episodi dell’infanzia dell’autore in cui la patria e la guerra sono visti con gli occhi di un bambino di 7 anni.
“Imperium”: un viaggio nell’URSS (dal 1939 agli anni ’90) durante il quale Kapuscinski descrive la realtà con uno sguardo umano e ci offre uno spaccato di vita che affascina e piace.
“Nel turbine della storia” è l’ultimo libro che Don Ivano ci propone perché in esso l’autore ci dà le sue riflessioni sul XXI secolo. In questa raccolta di saggi, Kapuscinski dedica un intero capitolo alla Russia succeduta all’URSS per cercare di comprendere il passaggio di questo cambiamento e la possibile evoluzione.
Il relatore conclude con questa riflessione molto significativa del giornalista polacco: “ è stato un errore interpretare la fine del conflitto Est-Ovest come la totale e definitiva vittoria della democrazia liberale. Negli anni novanta c’è stata una decennale “vacanza della storia” spesa a divertirsi, ad arricchirsi e a consumare, bruscamente conclusasi l’11 settembre del 2001!”
Don Ivano ci dà appuntamento a giovedì 7 novembre, sempre alle ore 15 e sempre in Biblioteca Comunale a Erba, per un’altra lezione su Kapuscinski nella quale analizzerà le opere che parlano dell’Africa