Venerdì ho capito quanto sia preziosa la possibilità che l’ Ute mi offre per aggiornare le mie conoscenze. E’ passato mezzo secolo da quando a scuola mi hanno parlato di deriva dei continenti , spiegandola semplicemente con il “galleggiamento” delle placche terrestri sul magma sottostante, ma in questi ultimi decenni nuovi strumenti e nuove tecniche di indagine hanno definito meglio il fenomeno in questione.
Le elevatissime temperature del nucleo della terra, rendono molli le rocce più superficiali, che esercitano forti pressioni sulla crosta terrestre , soprattutto là dove essa è più sottile, cioè sul fondo degli oceani. Da lì si originano forze enormi che spingono le rocce oceaniche verso le terre emerse, dando luogo a terremoti e a corrugamenti sulla superficie terrestre (catene montuose).
Secondo questa teoria l’ attuale Mar Rosso altro non sarebbe che un oceano in embrione , che spinge la penisola arabica verso nord-est….
Molto affascinante questa lezione del dr. Sassi, che ha “spiazzato” un po’ tutti quanti i presenti.
Nella seconda lezione il prof. Galli ci ha esposto i risultati di una sua personale ricerca storica sulle ripercussioni che la Grande Guerra ha avuto sulla città di Erba. La maggior parte delle notizie sono state tratte dalle cronache di un giornale locale : l “Eco della Brianza”.
Ne è venuto fuori un quadro di sofferenze, di privazioni, di lutti e alla fine anche di disperazione e di ribellione per il protrarsi di una guerra insensata e condotta con ottusità e senza la minima considerazione per la vita dei soldati mandati al massacro , ma anche senza tener conto delle sofferenze della popolazione civile.