Oggi, dopo la pausa per il ponte dell’ Immacolata, il prof Porro, ci ha molto piacevolmente intrattenuti su un tema piuttosto insolito: Nuvole e immaginazione.
Le nuvole con la loro evanescente mutevolezza ci invitano a fantasticare, a immaginare forme diverse e certo tutti da bambini o da adulti lo abbiamo fatto almeno una volta. Anche i pittori hanno spesso dipinto cieli pieni di nuvole, dando loro il significato di luogo di congiunzione tra il mondo terreno e il divino. Attraverso la proiezione di molte bellissime foto di quadri di da Pozzo, Correggio, Mantegna, Turner, Giotto e altri, abbiamo potuto vedere come nei secoli il tema delle nuvole è stato interpretato in modi diversi. La lezione si è conclusa con la lettura di una poesia del premio Nobel Wislawa Szymborska.
Nuvole (da “Elogio dei sogni”)
Dovrei essere molto veloce nel descrivere le nuvole - già dopo una frazione di secondo non sono più quelle, stanno diventando altre. La loro caratteristica è non ripetersi mai in forme, sfumature, pose, disposizione. Non gravate della memoria di nulla, si librano senza sforzo sui fatti. Ma quali testimoni di alcunché - si disperdono all’istante da tutte le parti. In confronto alle nuvole la vita sembra solida, pressoché duratura e quasi eterna. Di fronte alle nuvole perfino un sasso sembra un fratello su cui si può contare, loro invece sono solo cugine lontane e volubili. Gli uomini esistano pure, se vogliono, e poi uno dopo l’altro muoiano, loro, le nuvole, non hanno niente a che vedere con tutta questa faccenda molto strana. Al di sopra di tutta la tua vita e della mia, ancora incompleta, sfilano fastose così come già sfilavano. Non devono insieme a noi morire, né devono essere viste per fluttuare.
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Nella seconda ora il dr. Lissoni ci ha parlato sul tema: Il movimento è vita. La vita di oggi ci porta a muoverci sempre meno e questo ci porta inesorabilmente verso la sindrome metabolica, prima causa della obesità.
Il motore del nostro movimento sono i muscoli e a questo punto il nostro docente ci ha illustrato i vari tipi di muscoli e come essi siano formati da fibre striate o lisce. Solo le fibre striate rosse contraendosi nel movimento consumano glucosio e producono l’ enzima che trasforma il colesterolo cattivo in colesterolo buono. Le fibre bianche che entrano in gioco nei momenti di sforzo intenso, non bruciano glucosio. Pertanto è più salutare stare in piedi e camminare che andare in palestra.