UTE: Gli SCRITTI CORSARI di P. P. Pasolini – Il significato del Giubileo

Il prof. Porro, facendo seguito a una sua precedente lezione, ha continuato a parlarci di uno degli intellettuali italiani più significativi del secolo scorso: Pier Paolo Pasolini.

Poeta, romanziere, giornalista, regista, Pasolini ebbe una vita difficile, segnata dalla sua omosessualità, in un momento storico in cui questa condizione costituiva  un marchio disonorevole per la società.

Per questo infatti , perdette il lavoro e fu costretto a lasciare il Friuli per stabilirsi a Roma, insieme alla madre, che per i primi tempi fu costretta a lavorare come donna delle pulizie.

Iscritto al Partito Comunista, se ne allontanò e nel ’68 si schierò al fianco dei poliziotti contro gli universitari in rivolta, ritenuti dal Pasolini solo strumenti in mano al potere del consumismo che voleva distruggere la società arcaica e i suoi valori, per avere una società omologata dai consumi.

Il BOOM economico della fine degli anni ’50 fu visto da Pasolini come una tragedia perché aveva portato solo sviluppo economico, ma non Progresso.

Fu autore e regista di molti soggetti cinematografici ambientati nella periferia romana più abbandonata, suscitando spesso polemiche e scandalo

Nel 1973 fu assunto dal Corriere della Sera e due anni dopo raccolse gli articoli scritti per quella testata in un libro intitolato “Gli scritti Corsari” .

Sono note le sue posizioni contro l’aborto   in difesa della sacralità della vita, e la sua “lettura” della scelta dei giovani  di portare i capelli lunghi: per i primi è stata una scelta di libertà e di trasgressione, ma in seguito è diventata solo una moda cui tutti o quasi si sono omologati.

Fu ucciso nel 1995 sul litorale di Ostia, ma le circostanze non furono mai del tutto chiarite.

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SIGNIFICATO DEL GIUBILEO. (Prof. Cossi)

IL termine “GIUBILEO” deriva da un termine ebraico e stava ad indicare una legge bblica (forse mai applicata) che prevedeva che ogni cinquantesimo anno si dovessero condonare i debiti, liberare gli schiavi, ridare ai primitivi proprietari le terre. Tale norma pertanto riguardava solo “questioni” terrene.

I Cristiani invece adottarono questo termine  per indicare la liberazione dalle pene che restano da scontare dopo aver ottenuto il perdono della colpa con la Confessione.

Già nei primi secoli erano state previste condizioni particolari per ottenere le “indulgenze” (ad esempio per chi moriva nelle Crociate in Terra Santa o contro gli eretici), ma solo nel 1300 il Papa Bonifacio VIII istituì il Giubileo che, inizialmente, doveva celebrarsi ogni cento anni, ma poi fu più volte modificata la sua cadenza fino agli attuali 25 anni.

La decisione di Papa Bonifacio si può dire sia stata indotta dall’ondata riformatrice del Francescanesimo e dalla predicazione di frate Gioacchino da Fiore che affermava come imminente la fine del mondo.

Anche oggi abbiamo trascorso un piacevolissimo pomeriggio, grazie ai nostri bravissimi docenti.