Oggi sono arrivata in ritardo e ho potuto seguire solo l’ultima ora della lezione del prof. Damiani, che concludeva il ciclo sul tema “La conquista dello spazio”. Quando sono arrivata, il nostro scienziato-poeta stava parlando della sconfinata, inimmaginabile infinità dell’universo, in cui si trovano miliardi di stelle in ognuna delle sterminate galassie che lo compongono; il nostro sistema solare è come una goccia nell’immensità dell’oceano.
Secondo il prof. Damiani non ha molto senso impegnare tante risorse nella conquista dello spazio, soprattutto perchè non è che qui sul nostro pianeta tutto funzioni al meglio. I cambiamenti climatici, ad esempio, sono ormai un problema la cui soluzione non è più dilazionabile: se non ci sarà una svolta decisiva nelle politiche ambientali, entro il 2030 ne deriveranno conseguenze disastrose. E non ha senso pensare di abbandonare il pianeta senza sapere se è possibile trovarne un altro.
Le nostre conoscenze sull’universo sono al momento ampiamente insufficienti, approssimative, settoriali e l’ ambiente spaziale è ostile alla vita come noi la intendiamo.
E’ necessaria una conoscenza più profonda che consideri sempre che noi non siamo altro da ciò che osserviamo e sperimentiamo.
Un sentito grazie e un affettuoso arrivederci al prossimo anno al nostro appassionato docente.