Dopo un breve richiamo ai concetti relativi alla non violenza, di cui la prof. Russo ci aveva parlato gli anni scorsi, e ai personaggi che che l’hanno professata e vissuta fino a dare la vita per le loro idee, la nostra docente ci ha portato a riflettere sulla violenza che viene operata ogni giorno sulla natura: distruzione delle foreste, inquinamento degli oceani, inquinamento del suolo e dell’aria.
Sono tante le zone sulla Terra che portano i segni più dolorosi dello sfruttamento insensato delle risorse di madre natura e siamo arrivati ormai al punto di non ritorno, dobbiamo renderci conto che le nostre abitudini, il nostro modo di vivere improntato al consumismo non è più sostenibile e ora ci tocca scegliere tra inseguire la ricchezza ad ogni costo o proteggere la nostra salute.
Il mito di Re Mida ancora oggi ci diffida dall’essere avidi: trasformava ogni cosa che toccava in oro e questo in un primo momento lo entusiasmò, ma poi abbracciò suo figlio che divenne una statua dorata e oro diventò anche il cibo che portava alla bocca e morì di fame.
Un monito di grande suggestione ci viene anche dal lontano 1856: il capo indiano Capriolo Zoppo scrisse una lettera al Presidente degli Stati Uniti che ha il sapore della profezia e la bellezza sublime della poesia.
Oggi, c’è un altro grande paladino del rispetto per Madre Natura: è Papa Francesco che nelle sue ultime encicliche affronta il tema dell’ecologia integrale, che comporta il rispetto per la natura e il rispetto per i diritti di ogni uomo.
Lo dobbiamo ai nostri nipoti: dobbiamo poter consegnare loro una Terra in cui sia ancora possibile vivere, ma perchè questo possa avvenire dobbiamo ridurre le nostre esigenze e ricorrere sempre più al riciclo e al riuso.
Ringraziamo la prof. Russo, perchè ci ha fatto ancora una volta riflettere su temi che ormai devono accompagnarci in ogni momento della nostra vita e perchè ci ha richiamato alla mente la “Lettera al Presidente USA” di Capriolo Zoppo: chi volesse rileggerla (cosa che consiglio vivamente), può trovarla cliccando QUI