UTE: Le sanzioni sostitutive – Fotografia, cinema, televisione.

Recentemente è entrata in vigore la riforma del Codice Penale voluta dal ministro Cartabia (governo Draghi), con la quale sono state introdotte le sanzioni sostitutive al carcere breve.

Se prima era il condannato a dover chiedere le sanzioni alternative al carcere, ora è il giudice stesso che all’atto della sentenza può applicare queste sanzioni,  quando lo ritiene opportuno, per pene non superiori ai 4 anni di carcere. Questa riforma è in linea con l’art. 27 della Costituzione, terzo comma: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

Le pene sostitutive previste sono le seguenti: semilibertà e detenzione domiciliare per condanne fino a 4 anni; lavori di pubblica utilità per pene fino a tre anni; pena pecuniaria per pene fino a un anno (la pena va da 5 euro a 2500 euro al giorno di condanna in base al reddito del condannato).

Sempre interessanti e coinvolgenti le lezioni del dr. Spagnuolo.

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FOTOGRAFIA, CINEMA E TELEVISIONE – la filosofia si pone il problema di analizzare le nuove forme di arte prodotte con le nuove tecnologie.

Fotografia significa “scrittura della luce”. Essa nasce a metà dell’Ottocento e consente di fruire di qualche cosa che è avvenuta in uno spazio e in un luogo diverso; riproduce la realtà, ma consente di usare tecniche particolari per ottenere gli effetti voluti.

Già nel 1853 si ebbe il primo reportage dalla guerra di Crimea e così fu poi per la guerra di Secessione americana e per le guerre successive.

Ma se la fotografia è in grado di documentare con certezza gli avvenimenti, è possibile tuttavia operare manipolazioni tali da falsificare la realtà: Stalin ad esempio faceva eliminare dalle foto i suoi nemici  e così altri dittatori (Mussolini e Hitler) utilizzarono la fotografia a fini propagandistici.

Il cinema è “figlio” della fotografia e sono noti esempi di collaborazione tra cineasti e pittori (Salvator D’Alì ad esempio) per creare immagini oniriche, surreali, effetti speciali …  Famoso è il fotogramma in cui si vede un veicolo spaziale che atterra sull’occhio della luna nel primo film di fantascienza.  Tuttavia il cinema può raccontare con molta fedeltà la realtà.

Ultima tecnologia analizzata dalla dr.ssa Tatafiore è la televisione, che, secondo Baudrillard, produce una realtà virtuale in grado anche di uccidere la realtà vera , rendendo impossibile l’individuazione del colpevole (sua opera: “Il delitto perfetto”). A volte la realtà mediatica ci appare più vera della realtà concreta , con implicazioni evidentemente preoccupanti.

Anche questo pomeriggio la dr.ssa Tatafiore ci ha proposto un modo nuovo di vedere ciò che accade attorno a noi.