Il prof. Creuso ieri ci ha introdotto nel mondo di Franz Kafka, lo scrittore praghese di origine ebraica, fisicamente debole e quasi anoressico, che ha fatto dell’ angoscia del vivere il filo conduttore della sua opera.
Devo confessare che ho provato parecchie volte a leggere le opere di Kafka, ma dopo qualche pagina ho sempre desistito….Chissà se ora riuscirò nell’ impresa ….Nella libreria di casa mi aspettano la “Lettera al padre”, “La metamorfosi”, “Il processo”….chi vivrà vedrà…
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Il prof. Cossi , nella seconda ora, ci ha illustrao i piani strategici che ogni paese entrato in guerra nel 1914 aveva predisposto. Tutti avevano ipotizzato una “guerra lampo”, tutti si erano illusi di poter avere il sopravvento sui nemici in breve tempo, ma la realtà sarà ben diversa.
La Francia non si era resa conto che i tempi erano cambiati e soprattutto che le nuove armi rendevano del tutto obsolete le tattiche di guerra fondate sui movimenti rapidi della fanteria e della cavalleria , come ai tempi di Napoleone e si vedrà costretta a una logorante guerra di posizione.
La Russia è l’ unico paese in Europa governato ancora da una monarchia assoluta ed è minata al suo interno dai fermenti che sfoceranno nella Rivoluzione del 1917.
L’ Inghilterra , dopo Napoleone, non si era più immischiata nelle guerre europee, ma teme la Germania che sta allestendo una flotta potentissima, tale da minacciare il predominio inglese sui mari.
La Germania , conta sulla potenza ed efficienza della sua industria e delle sue ferrovie e intende piegare in breve la Francia per poi rivolgere i suoi attacchi alla Russia, ma questa anticipa il suo intervento e vanificherà i piani tedeschi.
Dopo questa prima fase di guerra di movimento, si passerà alla terribile e disumana guerra di trincea.