Il nostro docente, prof Porro, affianca alla sua attività di docente quella di traduttore dal francese di uno dei più importanti filosofi d’Oltralpe: Fran¢ois Jullien , il quale si è occupato a fondo del mondo cinese, per confrontarne la cultura con quella occidentale.
La Cina ha sviluppato su un territorio vastissimo una civiltà molto evoluta ben prima di noi in Occidente; i primi contatti tra questi due mondi avvennero tramite Marco Polo, il mercante Veneziano che raccontò la sua avventura ne “Il Milione”. La distanza tra i nostri mondi fa sì che la Cina sia per noi un “altrove” assoluto.
il confronto di Jullien parte dalla scrittura: quella cinese è fatta di ideogrammi, pertanto non possiede declinazioni né coniugazioni e si sa che la lingua di un popolo ne determina il modo di pensare .
Partiamo per esempio dal concetto di “Creazione dal Nulla” attraverso il potere della parola , in Cina questo concetto non esiste. Noi abbiamo dato alla parola un potere straordinario (Logos) anche nella Confessione ( la parola può riconciliare con Dio e cancellare i peccati) e nella psicanalisi.
In Cina non c’è l’idea di Dio, ma nel II secolo A.C. è stata elaborata la figura di una specie di “governatore del mondo”, sostituita poi dalla figura del Cielo, non come entità trascendente , ma come partner della Terra che garantisce il buon funzionamento di ogni cosa.
Nella cultura occidentale, fin dai tempi di Platone, esiste un mono terreno fatto di esseri mortali e un mondo ultraterreno. Questo è un concetto del tutto estraneo alla cultura cinese .
Al nostro concetto di Creazione, corrisponde e si contrappone l’idea di Processo: i due principi YIN e YANG sono le due fasi del Processo che non ha né origine né fine: esso basta a se stesso.
Nel V se. A.C. si afferma la figura del SAGGIO (Confucio), che è colui che cerca di fare il vuoto in se stesso per potersi adeguare al TAO (il Processo) e adattarsi alle situazioni.
La Cina non ha mai conosciuto la democrazia , perché non ha mai sviluppato l’idea di LIBERTA’, di diritti civili. E’ inoltre tipico del pensiero cinese non esprimersi mai direttamente, ma sempre in modo insinuante.
Commento: lezione estremamente interessante, che ha consentito di aprire una piccola breccia sulla cultura di un paese che sta diventando sempre più determinante nella politica mondiale.
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ROBOTICA.
Per varie ragioni non ho potuto seguire tutta la lezione del dr. Rizzi, ma la serie di diapositive che ho potuto seguire hanno mostrato una realtà strabiliante di macchine che possono intervenire in ogni campo dell’attività umana e che fanno prevedere un futuro prossimo difficilmente immaginabile ora.