La storia della scienza cammina in parallelo con la storia dell’umanità ed ha avuto inizio, per quel che ne sappiamo, con i Sumeri (4000 a.C.) che, come risulta da alcune tavolette, avevano inventato il modo di calcolare l’area delle terre da assegnare.
La scienza, intesa come metodo per studiare la realtà, ha inizio dopo la morte di Alessandro Magno , quando i suoi successori si dividono le terre da lui conquistate. In Egitto la dinastia dei Tolomei costruì ad Alessandria una grande biblioteca che conteneva tutti gli scritti provenienti da tutto il mondo allora conosciuto: vi erano custoditi 420.000 papiri!!. Era il più grande centro culturale dell’antichità.
Eratostene di Cirene (III sec. a.C.) riuscì a calcolare con sorprendente approssimazione la misura del raggio della Terra. Ipparco di Nicea ipotizza l’esistenza di quella che noi oggi chiamiamo America e quella della Groenlandia, studiando le maree.
Archimede fu un grandissimo scienziato e i suoi principi e le sue scoperte sono ancora attualissimi; egli lasciò la descrizione di come arrivava a formulare le sue scoperte.
I Romani, grandi ingegneri e grandi architetti, non erano interessati alla scienza e con l’avvento del Cristianesimo che impone dogmi incontestabili molte conoscenze scientifiche vanno perdute anche perchè la Biblioteca di Alessandria viene distrutta.
Fortunatamente sono gli Arabi a portare avanti le conquiste scientifiche, proseguendo sulla linea dei pensatori e degli scienziati greci. Le loro conoscenze arrivano in Europa dalla Spagna.
Galileo Galilei è il primo scienziato dell’età moderna, perchè riprende il metodo scientifico basato sulla sperimentazione proprio degli antichi greci. Egli si dedica in particolare all’astronomia e sostiene la teoria eliocentrica. Questo gli attirerà le ire della Chiesa e alle sue accuse Galileo risponde affermando che la Bibbia non si occupa di scienza e che la scienza si basa sui fatti. Da Galilei in poi la scienza e la tecnologia hanno compiuto passi da gigante in un crescendo veramente sbalorditivo, specialmente in questi ultimi decenni.
La lezione del prof. Galoppo ha interessato tutti i presenti quindi ci auguriamo di averlo ancora come docente nel prossimo Anno Accademico-
La Lezione della prof.ssa Tatafiore sulla attualissima questione del “genere” non ha avuto luogo per problemi imprevisti che le hanno impedito di raggiungere l’UTE.