La prof. Alberta Chiesa ci ha intrattenuto sul momento storico in cui si svolge la vicenda de “I Promessi Sposi”.
L’ Italia , quasi tutta (tranne Venezia e lo Stato Pontificio), era sotto il dominio spagnolo. In Spagna regnava Filippo IV d’ Asburgo e don Gasparo Guzman ricopriva la carica di governatore di Milano.
Quello spagnolo si può definire certamente malgoverno per l’ esosità fiscale, per i privilegi dei potenti, per le violenze e i soprusi quotidiani dei signorotti e dei loro bravi.
A questo si aggiungano le conseguenze della guerra tra Mantova e il Monferrato che aveva attirato in Italia orde di soldati , dediti al saccheggio e alle violenze di ogni genere; si assisteva così all’ abbandono delle campagne e quindi alla decadenza economica e all’impoverimento della popolazione.
E’ in questo quadro che si inserisce la vicenda di Renzo e Lucia con gli avvenimenti realmente accaduti dell’ assalto ai forni, della carestia e della successiva peste.
Il Manzoni ha tratto le notizie storiche dagli scritti di Ripamonti, Rivola, Tadino e Gioia.
Personalmente ho gradito molto questo ripasso storico, che mi ha fatto ricordare un romanzo che ho apprezzato molto, non tanto a scuola, quanto in seguito e per questo sono grata alla nostra sempre bravissima docente.
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Nella seconda ora la prof. Manuela Beretta ci ha intrattenuto sul “paesaggio idealizzato” nellarte, da Giotto a Klimt.
Abbiamo potuto ammirare quadri di Giotto, di Piero della Francesca, di Giovanni Bellini, di Segantini, Gauguin, Klimt e il sapiente commento della nostra giovane docente ci ha fatto apprezzare la funzione del paesaggio nei vari autori e le note innovative che ognuno ha saputo apportare.
Un’ ora di lezione particolarmente piacevole!.