Oggi visita al Victoria & Albert Museum. Recentemente restaurato e ammodernato, dà una sensazione di eleganza e raffinatezza. Ecco cosa ne dice Wikipedia:
“È il più importante museo a livello mondiale dedicato alle arti applicate e alle arti minori, ma non mancano sezioni dedicate alla pittura (soprattutto il disegno), alla scultura e all’architettura. Ospita una collezione permanente di oltre 4,5 milioni di oggetti. È stato fondato nel 1852 e prende il nome dalla regina Vittoria e dal consorte principe Alberto. Si estende su circa 5,1 ettari e ospita 145 gallerie. La sua collezione comprende oltre 5000 anni di arte, dall’antichità ai giorni nostri, dalle culture d’Europa, al Nord America, Asia e Nord Africa. Per quanto concerne l’Italia, il museo possiede la più grande collezione al mondo di opere del Rinascimento italiano al di fuori dell’Italia.”
Ecco, percorrendo quelle sale, viene da chiedersi come un rosone di Luca della Robbia, dalle dimensioni enormi, o un intero altare proveniente dalla Chiesa di Santa Chiara in Firenze possano essere arrivati in questo museo: sono stati trafugati o venduti legalmente? Questa è la stessa domanda che mi sono posta al British Museum vedendo enormi sculture asportate dai templi mesopotamici o l’intera facciata di un tempio greco.
La risposta che mi viene da dare è solo una: c’era un tempo in cui gli Inglesi si sentivano padroni del mondo e come tali si comportavano, saccheggiando le vestigia delle antiche civiltà.
Forse memori di quel passato, gli Inglesi non sopportano l’idea di essere solo uno dei tanti popoli d’Europa, con gli stessi diritti e gli stessi doveri, e forse per questo hanno votato Brexit ……. ma temo per loro che quel passato non torni più ….E per fortuna direi, visto lo strascico di guai che la loro dominazione ha lasciato in tante parti del mondo (vedi il caos in Medio Oriente)